Prestiti postali senza reddito: guida, dettagli e soluzioni vantaggiose

prestiti postali senza reddito
prestiti postali senza reddito

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Prestiti postali senza reddito: sei uno studente, una casalinga o un disoccupato e ti sei ritrovato a far fronte a una spesa improvvisa, ma gli istituti di credito ti hanno respinto la richiesta di finanziamento?

Niente paura, in questa guida vi illustreremo i dettagli delle offerte di Poste Italiane in merito di prestiti senza reddito.

Prestiti postali senza reddito: di cosa si tratta

I prestiti postali senza reddito sono tutte quelle formule di finanziamento concesse da Poste Italiane nel caso in cui il soggetto richiedente non sia in grado di attestare una fonte di reddito stabile e mensile.

Parliamo di pensionati, lavoratori autonomi o dipendenti registrati con contratti di lavoro atipici.

Poste Italiane ha infatti deciso di dare un’opportunità a tutti quei soggetti ai quali viene negata la possibilità di ricevere somme di denaro in prestito.

Richiedere un prestito senza garanzie o busta paga, infatti, non è una soluzione semplice: gli istituti di credito hanno bisogno di sempre maggiori garanzie a tutela degli importi erogati in prestito. Ormai troppo spesso accade che i richiedenti non riescano, per cause di forza maggiore, a far fronte all’estinzione del debito e alla restituzione del denaro ricevuto.

Ma la soluzione c’è, grazie a Poste Italiane!

Le proposte di Poste Italiane

L’azienda Poste Italiane, uno dei principali enti di credito nel panorama nazionale, ha infatti stabilito di mettere a disposizione dei soggetti in situazioni economiche e lavorative instabili un prestito studiato su misura per loro.

Accedere a un prestito personale ora non sarà più un problema!

Se non sei titolare di conto corrente, non hai una busta paga o una fonte di reddito dimostrabile, abbiamo la soluzione che fa al caso tuo! Stiamo parlando di SpecialCash PostePay.

SpecialCash PostePay

Vi abbiamo anticipato le proposte di Poste Italiane, adesso vi illustreremo il prodotto.

SpecialCash PostePay, infatti, è la soluzione migliore in caso di prestiti postali senza reddito.

Si tratta di una normalissima carta prepagata, ma è previsto il pagamento di un canone mensile.

Ma vediamo come funziona.

Nota Bene: prestito senza busta reddito non significa che venga corrisposta una qualsiasi somma di denaro a chiunque. Rimane comunque necessario certificare una qualunque entrata economica. Essa non deve necessariamente essere riportata in una busta paga, purché tu sia in grado di dimostrare che disponi del denaro sufficiente per rimborsare le rate del prestito.

Al momento della stipula del contratto, andrete a stabilire la cifra da richiedere in prestito, sulla base della quale verranno calcolati gli interessi e la somma da restituire mensilmente.

Si parte da un minimo di 750 euro, fino ad arrivare a un massimo di 1.500 euro.

Potete scegliere l’importo da richiedere e le modalità di restituzione che più preferite. Il consulente finanziario vi guiderà in questa fase, seguendovi nella stipula del contratto e fino all’approvazione della pratica stessa.

Una volta deliberata la pratica di finanziamento, l’intera somma di denaro richiesto vi verrà corrisposto direttamente sulla carta prepagata.

SpecialCash PostePay, quali sono gli importi erogati

Abbiamo già specificato che gli importi vanno dalle 750 euro alle 1.500 euro.

Ma scopriamo nel dettaglio il confronto dei tre piani di ricarica disponibili:

  • Importo di 750 euro : il piano di rimborso prevede una durata massima di 15 mesi
  • Importo di 1.000 euro: il piano di rimborso prevede una durata massima di 20 mesi
  • Importo di 1.500 euro: il piano di rimborso prevede una durata massima di 24 mesi

In questo modo potrete scegliere il prodotto più vantaggioso e adatto alle vostre esigenze.

Costi SpecialCash PostePay

Ma quali sono i costi legati alla SpecialCash PostePay?

Il canone mensile della prepagata non è preventivamente stabilito.

Esso è infatti variabile e viene infatti calcolato sulla base del prestito erogato e dei tempi di restituzione, ai quali aggiungere delle spese fisse:

  • il canone mensile di commissione
  • imposta di bollo di 1,81 euro una tantum
  • imposta di bollo di 14,62 euro per la prima rata

SpecialCash PostePay: quali documenti presentare

Per richiedere un prestito postale senza reddito tramite SpecialCash PostePay vi basterà recarvi nell’ufficio postale più vicino.

Non è necessaria alcuna forma di garanzia ed è rivolto indistintamente a cittadini italiani e stranieri: questi ultimi però dovranno fornire della documentazione aggiuntiva (passaporto, permesso di soggiorno e reddito certificato).

Ma vediamo quali sono i requisiti necessari per inoltrare la richiesta di prestito senza reddito:

  • documento di riconoscimento in corso di validità
  • tessera sanitaria in corso di validità
  • essere titolari o possessori di carta PostePay per l’accredito della somma
  • avere un’età compresa tra 18 e 70 anni
  • nel caso di cittadini stranieri, alla precedente documentazione vanno aggiunti: passaporto in corso di validità, permesso di soggiorno e documento attestante un reddito certificato

Cosa fare se il prestito viene rifiutato

Poste Italiane è forse l’ente nazionale maggiormente disposto a studiare soluzioni alternative per tutti quei richiedenti in condizioni precarie, come studenti, casalinghe, pensionati, lavoratori autonomi o titolari di contratti di lavoro subordinato atipici.

Nonostante questo, però, non è detto che la pratica di richiesta prestito postale senza reddito non possa essere rifiutata.

I consulenti finanziari saranno a vostra disposizione e vi aiuteranno gratuitamente ad impostare la pratica. Tuttavia la decisione finale spetta ai servizi postali che, infine, analizzano la vostra domanda e concedono un’autorizzazione o, eventualmente, emettono un rifiuto. Ricordate sempre che Poste Italiane collabora con Compass : è proprio quest’ultimo ente finanziario a condurre delle ricerche sul vostro profilo creditizio.

Se dal controllo finanziario dovesse emergere un profilo poco affidabile dal punto di vista finanziario o se doveste risultare cattivi pagatori o protestati, potreste essere esclusi dalla concessione del prestito richiesto. In questo caso sarà necessario risanare il proprio profilo finanziario prima di procedere a una nuova richiesta di prestito.

Come informarsi sulla propria posizione finanziaria

Prima di procedere alla richiesta di prestito di qualsiasi entità ma, in particolar modo, ai prestiti postali senza reddito, è bene essere informati circa la propria situazione finanziaria presso la centrale dei rischi.

Questo proprio per evitare spiacevoli soprese: esiste il concreto pericolo di risultare non meritevoli in quanto soggetti richiedenti e vedere quindi la vostra richiesta di prestito respinta. La Centrale dei Rischi rappresenta infatti il sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche o istituti finanziari. Se risulta una segnalazione a vostro carico come cattivo pagatore, difficilmente riuscirete ad ottenere un finanziamento.

Per consultare la vostra posizione è sufficiente compilare un modulo ed estrarre poi il vostro fascicolo dalla banca dati. In caso di errori o anomalie è bene rivolgere una segnalazione alla Banca d’Italia, che procederà alle verifiche e apporterà le dovute correzioni.

Conclusioni

I  questa guida vi abbiamo illustrato dettagliatamente i possibili scenari e le opportunità che avete a disposizione per poter accedere a un prestito postale anche senza reddito.

Ora che vi abbiamo chiarito qualche dubbio, non vi resta altro che iniziare a raccogliere la documentazione necessaria per l’avvio della pratica, recarvi presso l’ufficio postale più vicino a voi e scegliere la formula di prestito più adatta a voi e alle vostre esigenze.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria