Prestiti postali a pensionati con più di 75 anni: tutto quello che c’è da sapere, offerte, info

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Se vuoi scoprire se si possono fare dei prestiti postali per pensionati con più di 75 anni, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo ogni caratteristica riguardo questi finanziamenti.

Introduzione

I prestiti postali per i pensionati con più di 75 anni sono delle tipologie di finanziamento concesse da Poste Italiane. Si tratta di soluzioni che eccedono la norma dal momento che di solito non vengono erogati finanziamenti a chi va oltre la soglia massima di 75 anni.

Si potranno avere prestiti per pensionati INPS di Poste Italiane che rappresentano una soluzione ottimale per coloro che non hanno più rapporti di lavoro e necessitano di una certa liquidità per fronteggiare delle spese urgenti. Di solito i prestiti postali per pensionati riguardano la cessione del quinto sull’assegno previdenziale, ossia la trattenuta di massimo un quinto al netto della pensione.

Cessione del quinto per prestiti postali per pensionati

La cessione del quinto è una modalità di finanziamento che consiste nella trattenuta del 20% del cedolino pensionistico del richiedente. La trattenuta viene fatta in automatico dall’istituto previdenziale, pertanto il beneficiario non dovrà preoccuparsi di provvedere da sé al rimborso delle mensilità. Potranno accedere alla cessione del quinto postale tutti i pensionati che appartengono all’ex INPDAP, ex iPost, ex Enpals.

I prestiti postali per pensionati consentono di richiedere fino ad un massimo di 70 mila euro. La cessione del quinto viene concessa anche a coloro che sono stati bollati come ‘cattivi pagatori’. Si tratta di una categoria di persone che si sono dimostrate insolventi di fronte al pagamento di una o più rate e quindi sono stati segnalati nella Centrale di Rischi. Queste persone di solito non riescono ad accedere ad una soluzione di prestito classica, non è invece lo stesso con la cessione del quinto.

Alla cessione del quinto postale non potranno però accedere i pensionati che hanno una pensione bassa o un assegno minimo. Questo perché, tolta la rata mensile del 20% della pensione, i beneficiari pensionati resterebbero con una somma esigua per poter sostenere le spese quotidiane.

Quanto dura il quinto BancoPosta per pensionati

La durata dei prestiti postali per pensionati con la cessione del quinto ha un piano di ammortamento che va da un minimo di 36 mesi fino ad un massimo di 120 mesi. Non saranno previste delle spese aggiuntive né per estinguere anticipatamente il finanziamento né per i costi accessori.

Tuttavia verrà richiesto di sottoscrivere una polizza di assicurazione sulla vita che salvaguarda l’ente creditore qualora ci fosse la morte prematura del beneficiario. In quel caso il debito restante verrà coperto dalla compagnia assicurativa e non dagli eredi.

Esempi pratici

Per capire al meglio qual è il funzionamento dei prestiti postali per pensionati e se è possibile una soluzione per chi ha 75 anni, sarà opportuno fare degli esempi pratici.

Se un richiedente ha 62 anni e ha una pensione pari a 900 euro netti, potrà avanzare la richiesta di un prestito pari a 10.153,65 euro della durata di 10 anni con un TAN fisso del 9,25% e un TAEG del 9,65%. La rata mensile sarà di 130 euro e ci saranno delle spese aggiuntive da 5,446,35 euro.

Il finanziamento verrà erogato direttamente sulla Carta BancoPosta, oppure tramite un bonifico sul Conto Corrente bancario o con un assegno intestato al beneficiario. I pensionati INPS potranno ricevere il prestito anche sul libretto di risparmio postale.

Prestiti postali per pensionati di 75 anni

Chiedere dei prestiti postali per pensionati di 75 anni è possibile. I prestiti postali prevede molte offerte di credito e servono per aiutare le persone che non hanno più rapporti di lavoro. Le rate per il rimborso possono anche essere di piccola entità, ma la durata allora diverrebbe più lunga. Tuttavia si potranno richiedere prestiti anche per un massimo di 120 mensilità di rimborso.

Ogni tipologia di prestito postale per pensionato sarà diversa in base alle caratteristiche del richiedente. Infatti in base all’età e alla somma da richiedere si potranno avere delle soluzioni differenti.

Ad esempio, i prestiti postali per pensionati con cessione del quinto possono essere richiesti anche da chi ha 75 anni. Infatti il debito dovrà essere rimborsato al compimento di 84 anni. Questo significa che se un prestito ha una durata di 10 anni, il pensionato potrà richiederlo anche a 75 anni. Tuttavia non potrà richiedere la durata massima del piano di ammortamento.

In linea generale, il prestito postale potrà essere richiesto fino a 81 anni di età, un limite eccezionale rispetto alle altre tipologie di prestito.

Mini Prestiti postali per pensionati di 75 anni: è possibile?

I mini Prestiti Postali sono una delle soluzioni di Poste Italiane più richieste da chi ha bisogno di un finanziamento di piccola entità. Questi prestiti di solito riguardano una cifra minima che parte da soli 1.000 euro fino ad un massimo di 3.000 euro. Sono molti i giovani che si rivolgono a questo finanziamento in vista di spese universitarie o per svago. Ma anche molti pensionati, anche di 75 anni, potranno accedere ai mini prestiti postali.

Per richiederlo basta essere titolari di una Carta PostePay Evolution perché è lì che avverrà l’erogazione del credito. Poi bisognerà avere un’età che va dai 18 anni ai 76 anni non compiuti a fine rimborso. Quindi se si ha bisogno di una somma piccola e si può rimborsare nell’arco di due anni si tratta di una soluzione fattibile. Infatti la durata minima dei finanziamenti è di 2 anni molto spesso.

Poste Italiane e prestiti postali per pensionati di 75 anni: quali sono i limiti?

Poste Italiane differentemente dalle altre finanziarie ha dei limiti molto più flessibili sui prestiti postali per pensionati, come quelli di 75 anni. Infatti il termine ultimo del prestito potrà avvenire entro un massimo di età pari a 84 anni. Se si vuole avere perciò una durata massima del piano di ammortamento bisognerà fare la richiesta a 74 anni.

Infatti quando si parla di età nei prestiti bisogna sempre considerare gli anni che il beneficiario avrà alla fine del pagamento dell’intero prestito. Quindi se si tratta di un prestito fino ai 90 anni significa che alla richiesta del finanziamento, il beneficiario dovrà avere un massimo di 88 anni. Con una durata di finanziamento pari a 2 anni potrà così rientrare nei limiti di ammissibilità previsti dall’ente che fa il credito.

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