Prestiti postali per le casalinghe: richiesta, fasi, consigli utili

prestiti postali per casalinghe

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Se vuoi scoprire quali sono i migliori prestiti postali per le casalinghe, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere sui finanziamenti che offre Poste Italiane alle persone che non lavorano e si occupano quotidianamente della vita domestica.

A volte si pensa che chi non ha una busta paga e non lavora, come i casalinghi, non possano ottenere dei prestiti, ma spesso non è costì. Infatti, le casalinghe possono ottenere dei prestiti postali, come anche gli studenti e coloro che non hanno un contratto di lavoro. Si potrà sempre dimostrare un lavoro part time o il reddito di un coniuge, ma ci sono comunque molte alternative.

Poste Italiane garantisce delle soluzioni di prestito anche per chi è senza una busta paga. Questo documento di solito viene consegnato ai lavoratori quando percepiscono lo stipendio dal datore di lavoro. Molte società finanziarie che fanno il credito richiedono questi documenti per attestare che il richiedente del prestito abbia un’entrata fissa tale da poter coprire il credito, ma spesso non serve. Infatti, in un momento storico come quello che stiamo vivendo dove ci sono molte persone che non hanno un lavoro fisso, le banche e le società finanziarie come Poste Italiane si sono preoccupate per queste categorie. Scopriamo quali sono i migliori prestiti postali per casalinghe.

Mini prestiti postali per casalinghe: cosa sono

Le casalinghe potranno dare un’occhiata ai prestiti postali BancoPosta di piccola entità. Infatti esistono i Mini Prestiti Banco Posta che sono adatti anche a chi non ha una busta paga. Bisognerà però disporre di una carta Postepay Evolution. Una volta approvata la richiesta di prestito, la liquidità viene erogata direttamente sulla card. Con i crediti del Mini Prestito si potranno finanziare una grande varietà di beni o di servizi per sé e per la famiglia.

Per richiedere un Mini Prestito Banco Posta basta recarsi in una filiale postale oppure si potrà inviare il modulo di richiesta online. Si potranno richiedere degli importi di 1000 euro, di 2000 euro o di 3000 euro. Il piano di rimborso invece è di 22 mesi, questo significa che entro quelle mensilità occorre rimborsare il credito al finanziatore, ossia Poste Italiane.

Per accedere ai Mini Prestiti Banco Posta bisogna avere, come abbiamo già anticipato, la carta Poste Pay Evolution. Poi bisogna avere un’età tra i 18 anni e i 76 anni non compiuti fino al termine del prestito. Le casalinghe richiedenti dovranno risiedere in Italia e dimostrare un reddito da lavoro o una pensione. Infatti, anche se è un tipo di credito concesso a chi non ha una busta paga, la finanziaria avrà comunque bisogno di verificare che vi sia un’entrata economica tale da poter coprire il debito.

Infatti il creditore non potrà permettersi di erogare un prestito a chi non ha un reddito, anche se non proprio del richiedente, sarebbe troppo rischioso. Le casalinghe potranno anche dimostrare un lavoro part time o occasionale, a progetto o qualsiasi altro tipo di entrata.

I richiedenti non italiani dovranno presentare, oltre al documento d’identità, alla tessera sanitaria e al reddito, anche il passaporto, il permesso di soggiorno e un documento che attesti che si risiede in Italia da almeno 12 mesi se lavoratori dipendenti o da 36 mesi se lavoratori autonomi.

Prestiti postali online per casalinghe: come richiederli

Il grande vantaggio di alcuni prestiti postali è che si possono richiedere anche online. Queste soluzioni di credito per casalinghe, infatti, possono essere richieste anche dal proprio computer avendo semplicemente una connessione Internet. Bisogna andare sul sito ufficiale di Poste Italiane e seguire tutti i passaggi richiesti. Prima di procedere con la richiesta online sarà possibile valutare tutte le soluzioni di prestito presenti, si potrà anche chattare con un consulente online o chiamare l’apposito numero telefonico.

I prestiti postali per casalinghe da fare online richiedono una firma digitale e si possono richiedere importi che vanno dai 3000 euro ai 30.000 euro. Il piano di rimborso da dalle 24 rate fino alle 84 rate mensili. La domanda potrà essere gestita semplicemente dal proprio pc, e poi si potrà monitorare l’andamento della richiesta.

Si potrà anche spostare la rata o modificarla. Non servirà la busta paga ma anche una semplice entrata fissa.

Prestiti postali per casalinghe di tipo flessibile: cosa sono

Un’altra soluzione di prestiti postali per casalinghe sono rappresentati dai finanziamenti flessibili. Si tratta di crediti che consentiranno di modificare la rata del prestito o addirittura di saltarla. Nel primo caso di tratta di un’opzione che si può fare al massimo tre volte e sarà possibile personalizzare l’ammontare del proprio prestito. Nel secondo caso invece si potrà proprio spostare il pagamento di una mensilità e posizionarla al termine del finanziamento.

In entrambi i casi, per poter accedere a queste due opzioni, bisogna aver pagato almeno le prime sei mensilità del prestito e poi bisogna aver pagato con regolarità tutte le rate.

Si potranno richiedere degli importi che arrivano fino ai 30 mila euro e partono da 3000 euro. Inoltre il piano di ammortamento parte da un minimo di 24 rate fino ad un massimo di 108 rate.

Special Cash Postepay: cos’è

Per ultimo vogliamo descriversi lo special cash di Postepay, sempre tra i prestiti postali per casalinghe. Si tratta di un tipo di credito che consente tre alternative: 750 euro di prestito, 1000 euro o 1500 euro. Questo piccolo prestito è davvero comodo e viene erogato nella PostePay in pochi giorni. La durata del finanziamento sarà però di 15 giorni.

A poter accedere a questa forma di credito sono le casalinghe senza una busta paga, ma comunque titolari di una carta Poste Pay Evolution, bisogna poi avere un’età compresa tra i 18 anni e i 70 anni al momento dell’invio della proposta. Per richiedere Special Cash PostePay occorre  compilare un modulo che viene consegnato anche allo sportello di una qualsiasi filiale di Poste Italiane, poi bisogna presentare un documento d’identità, una tessera sanitaria, un documento di reddito (non la busta paga).

I cittadini stranieri dovranno presentare un passaporto, la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno, un documento che attesta che si risiede in Italia da 12 mesi (se lavoratori) o da 36 mesi (se autonomi). Il rimborso avviene tramite addebiti sulla card.

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