Prestiti postali per disoccupati: guida, informazioni, dettagli

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I tempi sono decisamente cambiati, e con essi anche la politica amministrativa delle finanziarie e di servizi postali. Poste Italiane, per venire incontro ad una fetta più ampia di clienti, mette a disposizione dei prestiti postali adeguati per chi non possiede una busta paga. Fino a non molto tempo addietro, i disoccupati facevano molta fatica ad ottenere un prestito, sia postale che non. A dire il vero, ottenerlo era quasi impossibile. Oggi i metodi per acquisire un prestito postale se si è disoccupati, ce ne sono parecchi.

Chiaramente, come vedremo tra poco, i requisiti sono diversi rispetto a chi una busta paga la possiede. I disoccupati possono accedere ad un prestito postale a determinate condizioni, che illustreremo a breve. Vedremo perché è fondamentale in questi casi la presenza del garante e in che modo va presentata la domanda. I tempi di erogazione del prestito postale sono i medesimi, variano dai 3 ai 5 giorni dopo la ricezione dell’esito. Vedremo quali tipi di prestito postale esistono e in che modo si può ottenere.

La categoria dei disoccupati è una di quelle che sta ultimamente ricevendo più attenzioni e ascolto da parte delle società e degli enti predisposto al rilascio di prestiti. Sicuramente su questa tendenza influiscono i tempi delicati che stiamo attraversando. Eccovi allora una dettagliata guida sui prestiti dedicati ai disoccupati che risponderà a tutte le vostre domande.

Tipologie di prestito postale

Prima di avvicinarsi al mondo dei prestiti postali, è necessario conoscere le varie tipologie di prestito che Poste Italiane mette a disposizione dei propri clienti. Le tipologie variano in base alla cifra che è possibile richiedere, all’utilizzo del credito e al numero di rate in cui è possibile suddividere il prestito.

In primo luogo abbiamo il Prestito Banco Posta Online. Per potervi accedere è indispensabile un computer e una buona conoscenza dell’informatica. Si tratta di un prestito postale molto gettonato perché si può richiedere comodamente da casa. La documentazione necessaria si può inviare tramite i servizi online oppure in formato cartaceo. Con la firma digitale, infine, si stipula il contratto tra Poste e cliente.

Vi è poi il Prestito Bancoposta Flessibile. E’ chiamato così perché presenta una certa flessibilità nella determinazione delle rate. Si può decidere di saltare una rata, spostarla, anticiparla, ecc. Abbiamo poi il Banco Posta per Ristrutturazione Casa, utilizzato per effettuare una manutenzione edilizia. E ancora, il Banco Posta Auto, richiesto per chi deve affrontare l’acquisto di una nuova automobile. Infine il Prestito Acquisto casa, dedicato a chi acquista un immobile.

Prestiti postali per disoccupati: informazioni e dettagli

Come abbiamo anticipato, i metodi affinché un disoccupato possa accedere ad un prestito postale oggi sono diversi. chiaramente, non possedendo un proprio reddito – cioè la busta paga – i requisiti da presentare devono essere ben precisi. In primo luogo, deve dimostrare di poter in qualche modo restituire il credito richiesto. Dunque ad esempio può far leva su un garante. Quest ultimo deve possedere un reddito dimostrabile, che sia busta paga o cedolino pensionistico. O in alternativa, deve possedere un bene di valore, come per esempio un bene immobile.

La documentazione che il cliente disoccupato deve presentare è: carta di identità e codice fiscale del richiedente; un conto Banco Posta o in alternativa una PostePay. Documenti relativi al garante, se è presente. Infine deve dimostrare di non avere pendenze a carico, di non avere cioè problemi di debiti o pignoramenti. Più garanzie il cliente è disposto ad offrire a Poste Italiane, più facile sarà per lui ottenere il prestito. Chiaramente l’ente che offre il servizio di prestito postale si riserva la possibilità di scartare la domanda se ritiene insufficienti i requisiti.

Per qualsiasi anomalia presente nella documentazione, il cliente che fa richiesta è tenuto a rettificare. Poste Italiane si riserva inoltre la facoltà di porre altri quesiti e chiedere altre informazioni in merito al cliente, questo al fine di potersi preservare da potenziali rischi.

Prestito finalizzato e non finalizzato

Il cliente disoccupato può richiedere un prestito per tutta una serie di ragioni. Essendo disoccupato, come è comprensibile, può attraversare per esempio un periodo di difficoltà economica e non arrivare a fare la spesa o pagare le utenze domestiche. Il disoccupato può inoltre chiedere un prestito per un investimento, e cercare di aprire la propria attività. Qualsiasi sia la ragione, il cliente non è tenuto a specificarla in fase di richiesta. L’eccezione potrebbe essere che il cliente richieda un prestito finalizzato. Ciò significa che la cifra andrà al venditore di un bene o servizio di cui usufruisce il richiedente. In questo caso bisogna specificare il motivo della richiesta del prestito, per capire che tipo di finalizzazione verrà attuata.

Ad esempio, se il cliente deve acquistare un’auto, specifica il motivo della richiesta per usufruire del Prestito Banco Posta Auto. Dunque la somma non viene erogata nel conto del cliente ma direttamente in quello del fornitore.

Modalità, tempi di erogazione e estinzione del prestito

In fase contrattuale il consulente che si occuperà della richiesta del cliente chiarirà tutti i dubbi in merito a quelli che sono i tempi di erogazione e le modalità, nonché il numero di rate in cui verrà estinto il prestito. In base alla tipologia di prestito scelto, vi sarà un certo numero di rate. Il costo del prestito viene influenzato direttamente dal tasso di interesse, che nel caso del prestito per disoccupati potrebbe essere agevolato. Un tasso di interesse agevolato per questa categoria si rivela una mossa interessante per venire incontro alle esigenze del cliente. Un costo minore del prestito certamente invoglia la richiesta.

Il credito viene erogato dopo qualche giorno lavorativo dalla data dell’esito. Il cliente, una volta concordato e firmato il contratto, è tenuto a rispettarne le clausole. Un mancato rispetto dello stesso potrebbe mettere il cliente in seri problemi legali che potrebbero anche approdare al pignoramento. Se il disoccupato presenta delle difficoltà con la restituzione delle rate è tenuto a darne comunicazione online secondo specifiche procedure o recandosi in ufficio postale. In caso di un ritardo grave del pagamento, Poste Italiane provvede a effettuare una segnalazione al crif.

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