Prestiti postali per agricoltori: informazioni, dettagli, caratteristiche

The hands of business people who are spending euros

Indice dei contenuti

Un prestito postale può tornare utile, anzi indispensabile, in qualsiasi momento della vita. Soprattutto con l’avanzare di un periodo economico e finanziario particolarmente delicato e complesso, ci si può trovare in difficoltà nell’affrontare delle spese personali. Queste possono essere utenze domestiche, tasse sulle nostre proprietà, debiti da estinguere o rate di mobili rimaste in sospeso. Anche chi possiede una busta paga può trovarsi in una situazione simile, e non deve avere assolutamente timore ad avvicinarsi a fonti provvisorie di sostegno economico, come appunto i prestiti postali.

Prima di avvicinarsi all’universo dei prestiti postali è bene conoscerne il funzionamento, quantomeno le basi. E’ indispensabile sapere come si può richiedere, di quali documenti si deve essere in possesso, e che qualità il richiedente deve possedere per non vedersi scartata e annullata la propria richiesta. Le modalità di presentazione di domanda di un prestito postale, online o presso l’ufficio postale, hanno eguale valore. E’ utile conoscere inoltre l’importanza dell’accordo che si andrà a stipulare, e del rispetto di tutte le clausole concordate contrattualmente.

In questa sede vi spiegheremo ogni cosa sui prestiti postali per agricoltori: non sono pochi coloro che lo richiedono o che hanno intenzione di rivolgersi a Poste Italiane per ottenerne uno. Vediamo dunque quale cifra si può richiedere, come viene versata e entro quando si dovrà estinguere il prestito.

Prestiti postali per agricoltori: i requisiti

Ci sono categorie di lavoratori che per varie ragioni possono essere agevolate nella richiesta di un prestito e nella sua estinzione. Esistono prestiti postali dedicati agli agricoltori, il cui tasso di interesse può essere agevolato e ridotto proprio per cercare di venire incontro alle esigenze economiche del lavoratore. Quest ultimo infatti, prima di richiedere un prestito deve essere sicuro al 100% di poterlo estinguere nei tempi previsti dal contratto.

Il prestito postale per agricoltori, può essere finalizzato o non finalizzato. Questo dipende dall’uso che l’agricoltore farà del prestito. Se è un uso specifico, richiederà un prestito finalizzato ed esso andrà direttamente nel conto del fornitore di un bene – o servizio -. In caso contrario, non sarà necessario spiegare e motivare la destinazione del denaro ottenuto in prestito.

Per richiedere un prestito postale, l’agricoltore dovrà presentare una documentazione ben specifica che consiste in un documento di identità in corso di validità, il proprio codice fiscale, la busta paga e qualsiasi altro documento che attesti altri possedimenti (come un bene immobile). Poste Italiane deve essere certa di non correre rischi.

Tempi di erogazione e soglia massima da richiedere

Poste Italiane mette a disposizione dei propri clienti, in base al target, una vasta gamma di prestiti diversi. L’agricoltore deciderà di optarne per uno specifico in base all’uso che ne intende fare. Per esempio se nei suoi progetti vi è la richiesta di denaro per l’acquisto di una casa può optare per il Prestito BancoPosta Acquisto Casa. In questo caso il lavoratore potrà richiedere da un minimo di 10 mila fino ad un massimo di 60 mila euro.

Invece se egli ha bisogno di una cifra modesta, può optare per il Mini Prestito Postale, che si può richiedere da un minimo di 1.000 fino ad un massimo di 5.000 euro. Dunque come si può intuire la soglia massima che è possibile richiedere dipende dal tipo di prestito che l’agricoltore sceglie per la sua necessità. E’ una soglia relativa, insomma.

Per quanto concerne i tempi di attesa dell’esito e i conseguenti tempi di erogazione, Poste Italiane in genere elabora la singola domanda entro una settimana lavorativa. I soldi richiesti verranno versati direttamente sulla carta prepagata Poste Pay o in alternativa sul Conto Banco Posta del richiedente (o del fornitore) fra i 3 e i 5 giorni lavorativi dopo la ricezione dell’esito.

Restituzione del prestito postale

Ottenere un prestito postale per un agricoltore non è difficile. E’ da sfatare ormai il mito di una impossibilità ad ottenere prestiti per alcune categorie lavorative, soprattutto il settore primario. Sia Poste Italiane che le finanziarie cercano di venire incontro quanto più possibile alle necessità dei propri clienti (e clienti potenziali). Ascoltano i bisogni, capiscono e inquadrano il cliente, si cerca una soluzione ottimale per entrambe le parti – domanda e offerta -.

Chiaramente, una volta presentata la documentazione ed ottenuto il prestito, l’agricoltore si dovrà impegnare con tutte le sue forze a rispettare le clausole contrattuali. Specialmente quelle relative alle scadenze della restituzione del prestito. In base al tipo di prestito, viene definito un determinato numero di rate. Per il prestito Acquisto Casa, ad esempio si può fissare un numero di rate che va dai 36 ai 120 mesi. Dunque anche la fase dell’accordo delle rate dipende da quale prestito si sceglie.

Rispettare il contratto è importante per varie ragioni. Intanto perché si viene a stabilire un contatto di reciproca fiducia da ambo le parti, e una mancata serietà e puntualità potrebbe incrinare questi rapporti e compromettere anche la possibilità di ottenere un secondo prestito. In secondo luogo, se il cliente non provvede in tempo a restituire il credito secondo i tempi concordati, Poste Italiane può fare segnalazione al crif.

Prestito per agricoltori: ragioni di esclusione

Per varie ragioni, un agricoltore può vedersi respinta la propria richiesta di prestito. Queste ragioni vanno approfondite affinché si capisca come agire in seguito. Ovviamente, dopo il rifiuto di una concessione di prestito, l’agricoltore può rifare domanda. Talvolta la domanda può essere respinta per cavilli burocratici. Per esempio per documentazione incompleta o incompatibile con i requisiti richiesti. Oppure per un errore nella compilazione della domanda (questo avviene soprattutto nelle richieste inviate in via telematica).

Oppure, a volte i motivi riguardano in una scarsità di garanzie. La busta paga presentata come garanzia potrebbe, a volte, essere insufficiente ai fini di ottenere il prestito. In base al tipo di prestito e all’anagrafica del cliente, Poste Italiane può essere maggiormente rigida nella richiesta di specifiche garanzie. A volte la richiesta viene respinta per via di alcuni debiti preesistenti, di condanne penali a carico o ripetute diffide legali per ragioni debitorie.

Ciò non deve scoraggiare il cliente agricoltore perché insieme ad un consulente si può provvedere alla ricerca di una soluzione al proprio problema.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria