Prestiti postali: guida completa, cosa sono, come funzionano

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Quando un individuo o una famiglia si trova in stato di necessità, può ricorrere ad un prestito postale. Questo prestito può rappresentare una valida alternativa ai finanziamenti di una banca o una finanziaria. Ci sono delle differenze, come vedremo, tra prestito postale e prestito bancario. Al contempo però esistono anche delle analogie. Ci si può domandare quale dei due prestiti risulta essere più conveniente.

La scelta ovviamente dipende da caso a caso ed è di carattere soggettivo. Optare per l’uno o l’altro prestito e dipende da determinati elementi che hanno a che fare con la situazione personale del cliente. Vi consigliamo tuttavia di fare un giro di preventivi sia in posta che tra le varie banche e istituti finanziari, prima di prendere una scelta. Una volta confrontati i prezzi, le clausole e le rate da pagare per l’estinzione del prestito, si può prendere una decisione definitiva. In qualsiasi caso, è bene rispettare il contratto che verrà stipulato, in banca così come in posta. In questo articolo vi forniremo una guida completa ai prestiti postali. Capiremo quanti tipi ne esistono e come si fa a richiederne uno. Vedremo infine quali sono le garanzie da presentare e i tassi di interesse.

Prestiti postali: quanti sono e quali sono?

Prima di richiedere un prestito postale è necessario sapere che le Poste mettono a disposizione dei propri aspiranti clienti diversi tipi di prestito. Quello più comune è il prestito Banco Posta, richiesto in genere quando vi è in ballo una somma considerevole di denaro. Si può richiedere anche se non si possiede un conto corrente postale intestato. La soglia massima di denaro da richiedere è pari a 30 mila euro e possono essere rimborsati da 24 a 84 rate. Il tasso è fisso e in molti casi è possibile anche sottoscrivere una polizza. Si tratta di una opzione, dunque non è obbligatoria.  E’ importante sapere che questo prestito può essere richiesto anche online.

Vi sono altri tipi di prestito come quelli per la ristrutturazione della casa. Può essere richiesto nel caso in cui il cliente debba effettuare una ristrutturazione edilizia. Questo prestito può essere richiesto per una somma massima di 60 mila euro e può essere restituita fino ad un massimo di 120 rate mensili.

Esiste poi un altro tipo di prestito postale, quello dedicato all’acquisto della casa. Si tratta di un prestito finalizzato e si possono richiedere massimo 60 mila euro, e il cliente può restituirli mensilmente fino a 120 mesi, con tasso fisso. Infine vi è il Mini prestito postale che è riservato in genere ai clienti che devono affrontare spese modeste. L’importo minimo rilasciato è di mille euro ma è necessario essere possessori di carta prepagata Postepay.

Come si richiede un prestito postale?

Richiedere un prestito postale è abbastanza semplice, anche se ci sono dei passaggi precisi da seguire ed è importante essere guidati da un consulente. I tempi sia di elaborazione della domanda sia di erogazione possono variare. Se il prestito viene richiesto online bisogna accedere alla propria area personale, fare un preventivo ed infine compilare il modulo. Va inoltrata la documentazione richiesta, e quindi un conto corrente postale intestato (se presente) o carta prepagata e un documento di riconoscimento. In genere la risposta da parte della posta avviene in maniera tempestiva, e in poche ore il cliente può conoscere l’esito della propria richiesta.

Se il prestito viene richiesto direttamente in una delle filiali, i tempi di attesa si allungano e variano fra i 3 e i 5 giorni. In caso di esito positivo, la Posta provvederà ad erogare sul conto corrente il credito richiesto entro tre giorni. I tempi, come si può vedere, sono abbastanza rapidi. Questo consente ai clienti di ottenere liquidità immediata per delle spese impreviste.

Prestito postale o prestito bancario?

Molte persone si trovano in difficoltà davanti alla scelta di richiedere un prestito. Fondamentalmente la confusione deriva dal fatto di non conoscere le principali differenze fra un prestito postale e un prestito bancario. Addirittura a volte c’è chi pensa che siano la stessa cosa. In realtà, anche se certi meccanismi sono simili, si possono dedurre molte differenze. In primo luogo, i finanziamenti richiesti in banca o presso una finanziaria hanno in genere dei tassi di interesse più alti. Una ulteriore differenza consiste nella gestione degli insoluti, di rate non pagate. Di fatto, se gli istituti di credito aspettano circa 60 giorni prima di fare una segnalazione, le Poste Italiane anticipano questi tempi ed inviano la segnalazione al crif dopo soli 35 o 40 giorni.

Per quanto riguarda le analogie, i requisiti richiesti dalle banche e dalla posta sono fondamentalmente gli stessi. La modalità di inoltro della domanda è la medesima, sia che si tratti di una richiesta effettuata online che in presenza. In entrambi i casi si viene seguiti da un consulente. Tra prestito postale e prestito bancario cambiano, infine, i tempi di erogazione della somma di denaro e la durata delle rate di restituzione.

Garanzie e consigli utili

Come abbiamo anticipato, le garanzie richieste dalla posta per un prestito sono identiche a quelle per un finanziamento. Ciò significa che è necessario avere quanto meno una busta paga o un bene immobile. In aggiunta, o in alternativa, il richiedente può presentare un garante. In questo modo la posta che fa da creditore ha tutte le tutele necessarie. Quando il richiedente inoltra la sua domanda, l’amministrazione analizzerà tutte le informazioni a disposizione sul cliente, valutando bene i rischi. Ad esempio, se esso è presente sulla lista dei cattivi pagatori, potrebbero volerci garanzie più solide e in ogni caso è difficile ottenere un prestito.

Più facile è invece richiedere il mini prestito postale, perché si tratta di una somma più piccola. In ogni caso i tempi di erogazione del credito sono invariati. Vi suggeriamo di optare per il tipo di prestito più consono alle vostre esigenze. Nel caso in cui si tratti di un prestito postale non finalizzato, non sarà necessario specificare le ragioni della richiesta. Una volta ottenuto il prestito, che la banca ha versato sul conto corrente postale, il cliente può disporne come vuole e rimborsarlo secondo gli accordi.

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