Prestiti postali a tasso zero: come funzionano e chi può fare domanda

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In un periodo particolarmente complesso da un punto di vista economico, in cui la disoccupazione è a livelli preoccupanti, un soggetto o una famiglia può ricorrere al prestito postale. Come vedremo esistono vari tipi di prestito postale. Le Poste Italiane, allo stesso modo delle banche e degli istituti finanziari, risultano essere più flessibili e dedite all’ascolto del cliente. Fino a non molto tempo fa, infatti, qualsiasi creditore adottava criteri di selezione delle richieste molto rigidi. Inoltre, i tempi di attesa erano molto lunghi e bisognava presentare una lunga lista di garanzie. Oggi le cose sono un po’ cambiate, in relazione ai tempi.

Le ristrettezze economiche hanno portato e portano ancora adesso molte persone a richiedere dei finanziamenti, piccoli o più grandi, per far fronte a spese di qualsiasi genere ma di una certa urgenza. C’è chi richiede il prestito per pagarsi le utenze e i riscaldamenti domestici; c’è chi è rimasto indietro con una rata dell’auto; c’è chi deve affrontare un viaggio e non ha disponibilità economica. Le Poste Italiane mettono a disposizione determinati tipi di prestito che, in certi casi possono essere agevolati. Il massimo della agevolazione è il tasso di interesse a costo zero. Vediamo come funziona nel dettaglio.

Tipi di prestito postale

Le Poste Italiane hanno studiato un insieme di pacchetti di prestiti adatti ad esigenze di tipo diverso. Ogni cliente infatti è differente dall’altro e presenta anche richieste diverse. Il creditore risponde offrendogli la migliore soluzione per lui e per ciò che andrà a fare con il prestito. Nel caso di prestito finalizzato, il cliente dovrà specificare in che modo la liquidità  verrà utilizzata, perché il destinatario diventa un soggetto terzo che fornisce un determinato bene o servizio. Se si tratta di finanziamento postale non finalizzato, il cliente non sarà tenuto a specificare la ragione della sua richiesta.

I tipi di prestito postale sono: prestito Banco Posta, che è quello più richiesto e diffuso. Il Prestito per la Ristrutturazione Edilizia, che è destinata ad un restyling del proprio immobile, che siano piccole o grandi modifiche. Vi è poi il Prestito per Acquisto della Casa, destinato all’acquisto di un immobile. E ancora, c’è il Mini Prestito, adatto a chi deve affrontare una piccola spesa e l’importo massimo erogabile è di 3 mila euro. Infine, i prestiti possono essere richiesti da chiunque, o meglio da qualsiasi cliente che rientri nella fascia tra i 18 e gli 80 anni.

Prestito Postale a tasso zero: come funziona?

Come abbiamo anticipato, in certi casi Poste Italiane può prevedere un costo del prestito uguale a zero. Ciò significa che il tasso di interesse applicato al prestito è pari allo zero e il cliente non deve incaricarsi di alcun onere di pagamento. Semplicemente si limita a restituire la cifra presa in prestito secondo le modalità e i tempi concordati in fase contrattuale. E’ il tasso di interesse più conveniente anche se ottenerlo è davvero difficile, perché nella norma i prestiti hanno sempre un costo. Anche minimo.

I tassi di interesse possono essere fissi o variabili. Se sono fissi non variano nel tempo, se sono variabili invece si. Nel caso dell’applicazione di un tasso di interesse a costo zero, il problema non si pone. Le categorie per le quali le Poste può valutare questo tasso privilegiato sono quelle più precarie: dai disoccupati, a lavoratori con contratto a prestazione occasionale, casalinghe e studenti. Questo avviene in modo tale da agevolarli poi nella fase seguente dell’ottenimento del prestito, ovvero la restituzione. Per richiedere un prestito a tasso zero è bene informarsi chiamando il centro di assistenza Poste Italiane, o semplicemente basta recarsi nel più vicino ufficio postale. Il preventivo è a titolo gratuito.

Come richiedere un prestito a tasso zero? Requisiti, documenti e info

Per chiedere un prestito postale a tasso zero bastano pochi passaggi. E’ importante non tralasciare nulla e seguire le indicazioni dell’impiegato d’ufficio per portare a termine correttamente la procedura. In primo luogo bisogna portare tutta la documentazione richiesta. E’ quindi è necessario che il cliente abbia con sé un documento di riconoscimento, un documento di attestazione del reddito e i dati del garante – se è coinvolto -. Egli deve specificare nella sua richiesta la somma che desidera ottenere. E’ importante portare anche i documenti che attestano il possesso eventuale di un immobile. Se il cliente è un pensionato, deve mandare anche il documento del cedolino pensionistico. Queste sono tutte garanzie che vanno a favore del cliente e a tutela delle Poste.

Dopo di ché, inoltrata la domanda, Poste Italiane si occuperà di processarla nel giro di qualche giorno. Serviranno al massimo 5 giorni lavorativi. Una volta ricevuto l’esito, se è positivo le Poste provvederanno a erogare il credito concordato su una carta prepagata Postepay Evolution oppure sul conto corrente postale intestato al beneficiario. Ottenuto il credito, il cliente può usufruirne secondo i modi che egli ritiene opportuno.

Come e quando restituisco il prestito?

Chi usufruisce del tasso a costo zero ha un grandissimo vantaggio, quello di non avere spese ulteriori da coprire. Se il tasso è a costo zero, tutti gli oneri saranno a carico del creditore. In genere Poste Italiane decide di accordare con il cliente una restituzione in comode rate, fino ad un massimo di 120 rate per i prestiti più grandi. Ogni rata dovrà essere pagata puntualmente, e si può scegliere la soluzione della cessione del quinto. In questo modo, sarà Poste Italiane a trattenere mensilmente la rata che gli spetta dalla busta paga del cliente.

La cessione del quinto è una soluzione comoda perché il cliente non deve fare lunghe file per un versamento, ogni mese, né dovrà avere il pensiero di essere puntuale. In modo automatico il creditore preleva l’importo della rata fino a completa estinzione del debito. Qualsiasi sia la soluzione di rimborso concordata con le poste, è importante che il cliente rispetti il patto sottoscritto, crei un legame di fiducia e non accumuli ritardi di pagamento. Le poste infatti con solo 30 giorni di ritardo può inviare al debitore un sollecito di pagamento e in caso di mancato riscontro, segnalare il cattivo pagatore al crif.

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